I DPI, o Dispositivi di Protezione Individuale, sono attrezzature indossabili progettate per proteggere chi le usa da rischi per la salute o la sicurezza durante il lavoro. In breve, sono strumenti che riducono l’esposizione a pericoli come urti, polveri, rumore, agenti chimici, vibrazioni, cadute, calore o freddo, a seconda del tipo di rischio presente. Se vuoi una definizione operativa chiara, ecco i punti principali:
- Definizione: qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata o impiegata da una persona per proteggerla contro uno o più rischi legati all’attività lavorativa, inclusi i componenti intercambiabili e i sistemi di collegamento (fasi di protezione, accessori e istruzioni d’uso). [DPI definizione generale]
- Scopo: salvaguardare la salute e la sicurezza del lavoratore durante l’esecuzione di compiti specifici. [DPI funzione]
- Esempi comuni: caschi, occhiali di protezione, protezioni uditive, guanti, calzature antinfortunistiche, maschere/respiratori, indumenti protettivi, imbragature e sistemi di ancoraggio per lavori in quota. [Esempi tipici]
- Classificazione: i DPI sono tipicamente classificati in base al tipo di rischio e, in alcuni ordinamenti, in categorie di rischio (prima, seconda e terza) per determinare requisiti di conformità e manutenzione. [Classificazione DPI]
- Normativa di riferimento: la definizione e l’uso dei DPI sono regolati da norme nazionali e dall’Unione Europea, che stabiliscono criteri di scelta, prova, marcatura CE, formazione e uso corretto. [Quadro normativo]
Se ti serve, posso tradurre questa definizione in una guida pratica per la tua situazione (es. cantieri, laboratorio, industria alimentare) e indicare quali DPI potrebbero essere richiesti per specifici rischi e compiti.
