L’inulina è una fibra prebiotica che serve soprattutto a nutrire i “batteri buoni” dell’intestino, migliorando il benessere intestinale e alcuni aspetti del metabolismo.
A cosa serve
- Favorisce la crescita del microbiota “buono” (bifidobatteri ecc.), migliorando la funzionalità intestinale e aiutando contro stitichezza e gonfiore.
- Può contribuire a ridurre colesterolo e trigliceridi nel sangue e a limitare l’assorbimento dei grassi, risultando utile in caso di dislipidemia e nel controllo del peso.
- Aiuta a stabilizzare la glicemia rallentando l’assorbimento degli zuccheri, quindi è spesso usata in alimenti e integratori per chi ha diabete o insulino‑resistenza.
- Può aumentare l’assorbimento di minerali come calcio, magnesio e ferro e sostenere indirettamente il sistema immunitario tramite il microbiota e la produzione di acidi grassi a catena corta.
Quando si usa
- Come integratore in caso di dieta povera di fibre, stitichezza, disbiosi intestinale, colesterolo alto, prediabete/diabete di tipo 2 o sovrappeso/obesità, sempre su consiglio del medico o nutrizionista.
- Nell’industria alimentare per sostituire parte di zuccheri, farine o grassi con un ingrediente a basso apporto calorico e con effetto prebiotico.
Attenzione e controindicazioni
- Dosi eccessive possono causare gonfiore, crampi e meteorismo, soprattutto all’inizio o in chi ha intestino sensibile.
- In presenza di sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali o altre patologie gastrointestinali è importante chiedere prima al medico, perché i fruttani come l’inulina rientrano spesso tra i FODMAP potenzialmente fastidiosi.
