Il 28 novembre è previsto uno sciopero generale indetto dai sindacati di base (tra cui USB, CUB, SGB, Cobas, USI-CIT) contro la Manovra economica 2026 e le politiche del governo, con forti ripercussioni soprattutto su trasporti, scuola e sanità.
Motivi principali dello sciopero
- Contestazione della legge di bilancio/Manovra 2026, considerata una “finanziaria di guerra” con aumento delle spese militari a scapito di sanità, scuola, trasporti e altri servizi pubblici essenziali.
- Richiesta di più fondi per i servizi pubblici, rinnovo e adeguamento dei contratti, aumenti salariali e misure contro precarietà e lavoro povero.
- Protesta contro tagli al welfare, privatizzazioni, sistema di appalti/subappalti e uso di risorse e infrastrutture a fini bellici, oltre alla richiesta di interrompere le relazioni con lo Stato di Israele e il trasporto di armi.
Settori coinvolti
- Trasporti: treni, aerei e trasporto pubblico locale con stop di 24 ore indicativamente dalle 21 del 27 novembre alle 21 del 28 novembre, con solo fasce orarie garantite per i servizi essenziali.
- Scuola e università: possibili lezioni saltate e servizi ridotti, con richieste di più investimenti nelle strutture, nei contratti di docenti e personale ATA e critica a prove Invalsi e PCTO.
- Sanità e altri servizi pubblici: ospedali e sanità ridotti ai servizi essenziali e adesione di vari comparti del pubblico impiego, con garanzia comunque per urgenze ed emergenze.
