Soffiare sulla racchetta tra uno scambio è un gesto comune tra molti tennisti, spesso motivato principalmente dall’esigenza di asciugare il sudore e mantenere una presa salda. Può però avere anche una funzione di rituale o di reset mentale prima del punto successivo. Motivi principali
- Controllo della presa: sudore sulle mani o sul manico può far scivolare la racchetta; soffiare aiuta ad asciugare rapidamente l’umidità e a migliorare l’aderenza delle corde e del manico.
- Controllo delle corde: le corde riscaldandosi durante gli scambi possono perdere leggermente aderenza; soffiarsi può contribuire a raffreddare la superficie e a ristabilire una sensazione di “controllo” prima del colpo successivo.
- Rituale psicologico: per alcuni giocatori il gesto funziona come breve pausa mentale, momento di concentrazione o reset tra scambi.
Note pratiche e varianti
- Molti tennisti soffiano sulle mani o sulle dita prima di servire o dopo un punto per asciugare il sudore e facilitare una presa solida sull’impugnatura.
- Il gesto è spesso rapido e automatizzato, dunque difficile da notare durante il gioco ma comune tra professionisti e amatori.
- Alcuni esempi citati dai media includono riferimenti a giocatori come Sinner, Federer e altri che usano rituali simili per mantenere la concentrazione o per migliorare la presa.
Se vuoi, posso fornire ulteriori dettagli su studi biomeccanici o interviste di giocatori che spiegano questo gesto, oppure cercare esempi specifici di partite in cui è particolarmente evidente.
