Ilaria Salis, eurodeputata, ha parlato della strage di Castel d'Azzano in cui tre carabinieri sono morti. Ha detto che la tragedia è un dramma che la addolora profondamente e ha espresso vicinanza umana alle famiglie delle vittime. Tuttavia, ha sottolineato che alla radice dei gesti disperati c'è una questione sistemica legata alla negazione del diritto alla casa, definita una crisi di natura sociale e politica. Ha affermato che la politica deve assumersi la responsabilità di affrontare le cause profonde di questo disagio, accusando in particolare un capitalismo che considera la casa un bene speculativo più che un diritto fondamentale. Ha aggiunto che chi è in difficoltà e prova a sopravvivere ai margini della società non merita di essere privato di una casa, critiche che hanno suscitato polemiche e reazioni dure da varie forze politiche. Salis ha poi accusato i critici di strumentalizzare le sue parole e ha ribadito che il dibattito politico deve confrontarsi seriamente sulle cause sistemiche anziché limitarsi alla condanna della tragedia senza affrontare i problemi sottostanti.